Ischemia acuta degli arti: riconoscerla con le 6 P di Pratt
- vasculhub
- 5 mag
- Tempo di lettura: 3 min
Riconoscerla subito con le 6 P di Pratt
L’ischemia acuta di un arto è una condizione vascolare grave e potenzialmente devastante. Può portare alla perdita dell’arto — o della vita — se non viene riconosciuta e trattata tempestivamente. Si tratta di un’emergenza chirurgica: il tempo conta davvero qui. Spesso il paziente arriva in Pronto Soccorso riferendo dolore improvviso e strano alla gamba o al braccio, che scambia per lo più per un semplice crampo o un fastidio muscolare che non vuol andar via.
Per questo oggi parliamo di un metodo semplice ma potentissimo: le 6 P di Pratt. Sei parole-chiave che possono aiutare a riconoscere un'ischemia acuta prima che sia troppo tardi.

Perché l’ischemia acuta è una corsa contro il tempo
L’ischemia acuta si verifica quando un’arteria si chiude improvvisamente, impedendo al sangue di arrivare a una parte dell’arto. Il tessuto muscolare, nervoso e cutaneo non può sopravvivere a lungo senza ossigeno. Dopo alcune ore, iniziano danni irreversibili.
Ecco perché una diagnosi rapida è fondamentale.

Le 6 P di Pratt: i 6 segnali da non ignorare
Il dott. Pratt, già molti decenni fa, ha sintetizzato i sei sintomi principali dell’ischemia acuta in sei parole inglesi, tutte con la lettera “P”. Anche oggi, le 6 P restano uno strumento diagnostico pratico ed efficace per ogni medico… ma che può tornar utile anche alle persone comuni.
Vediamole insieme:
Pain (Dolore): Dolore improvviso, intenso, spesso disproporzionato rispetto a quello che ci si aspetterebbe. È il primo segnale.
Pallor (Pallore): L’arto appare più chiaro, pallido rispetto all’altro. Segno che il sangue non arriva più.
Pulselessness (Assenza di polso): Il polso arterioso (femorale, popliteo, radiale…) non si sente. È un segnale chiave per il medico.
Paresthesia (Formicolii o intorpidimento): La mancanza di ossigeno inizia a danneggiare i nervi. Il paziente riferisce formicolii, addormentamento, sensibilità alterata.
Paralysis (Paralisi): Nei casi più avanzati, il paziente non riesce a muovere l’arto. A volte, compare ipotonia.
Poikilothermia (Temperatura alterata): L’arto colpito appare freddo al tatto, rispetto all’arto sano. È quello che tecnicamente si chiama Gradiente Termico tra i due arti.
Attenzione: Non servono tutti e sei i sintomi per sospettare un’ischemia. Anche due o tre di questi possono bastare per allertare i soccorsi.
Cosa fare se sospetti un’ischemia acuta?
Chiama i soccorsi. Ogni minuto perso aumenta il rischio di danni permanenti. Nella maggior parte dei casi, serve un intervento chirurgico o endovascolare immediato per ripristinare il flusso.

Chi è più a rischio?
Chiunque può esserne colpito, ma il rischio è più alto se:
Hai fibrillazione atriale non controllata (emboli da cuore)
Hai un’arteriopatia periferica già nota
Hai avuto chirurgie recenti, soprattutto vascolari
Sei portatore di stent o protesi vascolari
Soffri di disturbi della coagulazione
In sintesi
L’ischemia acuta non dà preavviso.
Ma riconoscere i suoi sintomi con le 6 P di Pratt può salvarti la gamba. O la vita.
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